Femen, movimento femminista ucraino



Sono stata molto colpita dal movimento "Femen" ed ho deciso di dedicare un post a questa protesta non molto conosciuta, dal momento che riguarda il il mondo femminile (mondo che purtroppo per alcune ragazze è costituito da faticose lotte e non solo da smalti ed ombretti).

Dietro quello che in gergo si definirebbe uno smokey eyes su bellissimi occhi celesti si nascondeva tutta la tenacia e la delicatezza di un'attivista del gruppo Femen invitata al "Chiambretti Sunday Show" e così ho deciso di documentarmi di più. Alla trasmissione che ho visto di sfuggita erano state invitate tre ragazze del gruppo femminista, che si sono trovate ad esporre la causa per cui si battono dinanzi a personaggi a dir poco avvilenti ed inappropriati alla portata dell'argomento.

Ciò che in primo luogo mi ha colpito è il fatto che le tre ragazze fossero bellissime, di una bellezza tale che se fossero nate in Italia avrebbero sicuramente sfruttato per sfondare in un concorso, nel mondo dello spettacolo o cose del genere, o anche altro :basti vedere i recenti scandali in cui è stato coinvolto il nostro ormai ex-premier... Invece queste tre dee, senza aver perso un minimo della loro femminilità hanno impiegato la loro vita per lottare per la libertà della donna in un paese come l'Ucraina dove la società è nettamente patriarcale e spesso meta prediletta del turismo sessuale.

Il movimento "Femen" viene fondato a Kiev nel 2008 da giovani studentesse che manifestano provocando attraverso il topless, appunto perché l'unico modo per essere notate, per ricevere attenzione è mostrarsi quindi attaccarsi a quella che è la morbosità dell'altro sesso. Il DOVER essere costrette a denudarsi per sentirsi ascoltate o quantomeno saltare all'attenzione credo sia il segno più evidente del degrado che stiamo vivendo.

Aldilà della volontà che queste ragazze hanno di realizzare una rivoluzione femminista entro il 2017, il movimento è stato capace di protestare anche davanti a Putin e penso sia importante appoggiarlo non solo per solidarietà femminile, ma per una vera condivisione di idee e di forte ammirazione per la tenacia con cui ci si batte contro la mercificazione della donna.

Mi stupisce che tali movimenti si alimentino in paesi meno agiati del nostro, nel quale si crede perciò che tali battaglie siano state già combattute (come è stato fatto e si continua a fare) e riconosciute dalla società. Invece basta aprire un qualsiasi giornale, accendere un qualunque televisore per rendersi amaramente conto che lo sfruttamento della figura della donna e la violenza inflitta (a volte anche volontariamente dalle donne stesse) su questa è più attuale che mai...

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